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10. IIa COTTURA ( finito) produzione

10.1. Descrizione lavoro/mansioni
La fase di ricottura si colloca dopo la prima scelta dei pezzi ormai cotti che avviene al magazzino. All'uscita del forno di finito il pezzo ha raggiunto il suo equilibrio chimico fisico e la sua massima resistenza meccanica.
La fase di ricottura avviene per quei pezzi che al reparto scelta non hanno superato pienamente i test qualitativi, ma presentano difetti talmente lievi che con una piccola riparazione possono essere mascherati
Le due fasi sono sostanzialmente identiche, avvengono all'interno degli stessi forni con prevalenza totale dei forni intermittenti per la fase di ricottura
I pezzi, sono stoccati su dei carrelli a ruote folli, dai quali gli addetti al forno preleveranno il mix di pezzi di varie fogge e dimensioni necessario alla ottimizzazione del carico dei carrelli del forno stesso.
Nel reparto cottura è effettuata la termolavorazione delle stoviglie in impianti alimentati in generale con combustibile gassoso.
Prima di essere caricati sui forni i pezzi sono soffiati con pistole ad aria compressa all'interno di cabine dotate di aspirazione. Le cabine per il soffiaggio dei pezzi sono sostanzialmente analoghe a quelle adottate nella fase di collaudo dei pezzi.
I pezzi per essere cotti sono posti a mano da operatori sopra i ripiani dei carri in carpenteria metallica rivestiti di materiale refrattario. La fase di cottura ha la funzione di riscaldare i sanitari per portare il prodotto a varie temperature in corrispondenza delle quali si verificano trasformazioni chimico fisiche che consentono di ottenere un prodotto con caratteristiche prestabilite.
Terminata la cottura i pezzi estratti dal forno sono quindi stoccati su una catena a bilancelle o su carrelli per essere trasportati al magazzino.

10.2. Materie prime e materiali accessori
La materia prima è rappresentata dai prodotti della fase precedente (piatti).

10.3. Attrezzature e macchineI forni per la cottura di materiale ceramico si dividono sostanzialmente in due grandi categorie:
- forni continui.
- forni intermittenti.
Nei forni continui o a tunnel si ha il passaggio dei carri dalla bocca di carico a quella di scarico attraverso il forno che presenta delle zone a temperature differenti: per ogni carro che esce ne è introdotto un altro in maniera tale da avere un ciclo continuo. Nei forni intermittenti i carri sono introdotti tutti insieme nella camera di cottura, quando il carico è terminato si chiudono le porte e si avvia il ciclo di cottura. La temperatura massima di cottura delle stoviglie è di circa 1270° C, il combustibile maggiormente utilizzato per l'alimentazione di detti macchinari è il gas metano, anche se un numero esiguo di aziende utilizza il GPL.
I forni sono costituiti da una struttura esterna in carpenteria metallica od in muratura e da una struttura interna in materiale refrattario e/o fibra ceramica. Anche i carri dei forni sono costituiti da una struttura in carpenteria metallica rivestita da una struttura in materiale refrattario o in fibra ceramica. Sono inoltre presenti binari per lo spostamento dei carri, sistemi oleodinamici per la spinta dei carri all'interno del forno stesso e trasbordatori per il cambio delle linee di binari.


Tabella 15. IIa COTTURA ( finito )
Figura professionale Principali operazioni Fattori di rischio
Addetto al carico-scarico del forno


Addetto alla conduzione del forno
-Carico dei piatti sui carrelli

-Scarico dei piatti dai carrelli


-Spinte ed estrazione dei carri dai forni intermittenti
polveri (allumina)

infortuni

organi in movimento

infortuni


superfici sporgenti e mezzi in movim.

movimentazione dei carichi

gas compressi ed infiammabili

danni agli arti inferiori

microclima